
Il Clean Industrial Deal, presentato dalla Commissione Europea mercoledì 26 febbraio, mira a incentivare investimenti pubblici e privati, facilitando l’accesso agli aiuti di Stato e promuovendo l’adozione di tecnologie pulite nei settori industriali ad alta intensità energetica. Tra le aree chiave di intervento vi sono l’accesso a energia a prezzi accessibili, la creazione di condizioni favorevoli per la produzione e vendita di prodotti a basse emissioni di carbonio e il rafforzamento delle competenze della forza lavoro durante la transizione.
All’interno del Media Briefing “Clean Industrial Deal e Pacchetto Omnibus: L’Europa manterrà la rotta della decarbonizzazione?” organizzato a Bruxelles e online dal Global Strategic Communications Council (GSCC), è intervenuto Geert Vos, Ceo Daikin Italia: «Delle cinque tecnologie principali della transizione (batterie, macchine elettriche, eolico, solare e pompe di calore), solo nelle pompe di calore l’Europa è ancora competitiva con la Cina, con il 70% del mercato, che però negli ultimi due anni ha subito una forte contrazione. Per contrastare la deindustrializzazione deve focalizzarsi in modo efficace su tre punti – prosegue Vos -: creare in primis un orizzonte stabile che permetta alle imprese di sviluppare piani industriali a lungo termine. Inoltre è necessario eliminare il supporto tariffario sul gas per ridurre il costo dell’energia elettrica. Come terzo punto, invece, è fondamentale incentivare solo i prodotti Made in Europe per ribilanciare lo squilibrio competitivo generato dagli aiuti di stato alle aziende cinesi».
L’adozione di soluzioni di climatizzazione sostenibili nell’edilizia civile e commerciale rappresenta un passo cruciale per la transizione ecologica del settore immobiliare. Questa evoluzione non solo contribuisce alla riduzione dell’impatto ambientale, ma favorisce anche la crescita economica, creando nuove opportunità per le imprese e riducendo la dipendenza dalle importazioni di fonti fossili.