Un recente studio realizzato da Unioncamere e Dintec (consorzio per l’innovazione tecnologica) mostra una contenuta crescita, rispetto all’anno precedente, delle domande italiane di brevetto pubblicate nel 2023 dall’EPO (European Patent Office).
In tale contesto – rileva Unioncamere – risulta determinante l’apporto delle regioni settentrionali del Paese, dove si registrano variazioni positive sia per il Nord Ovest (+1,67%), sia per il Nord Est (+1,44%). Invece, il Mezzogiorno (-3,79%) e, in particolare, il Centro (-5,62%) hanno registrato un leggero rallentamento nel 2023. Il bilancio delle regioni vede in testa la Lombardia (1.484 brevetti), l’Emilia Romagna (829) ed il Veneto (668), tutte con valori in incremento rispetto all’anno precedente.
Per quanto riguarda gli ambiti in cui cresce la ricerca italiana, una forte spinta arriva dalle tecnologie “green”, alle quali nel 2023 sono attribuibili 371 domande di brevetto pubblicate dall’EPO, a fronte delle 290 del 2022: l’innovazione passa per le energie alternative (+53%), l’immagazzinamento di energia (+39%) e i Trasporti (+30%).
In crescita anche alcuni ambiti che utilizzano le KET, le tecnologie abilitanti ad alta intensità di conoscenza, in particolare quelle legate alla manifattura avanzata e alla micro e nano elettronica.
Tra i campi tecnologici – rivela infine Unioncamere – risulta in aumento la capacità di brevettazione italiana nell’ambito delle tecniche industriali e trasporti (il segmento più diffuso con 1.477 domande di brevetto italiano in Europa nel 2023), la meccanica e illuminazione (543) e l’elettricità (404).